La mia visione
Essere a mio agio!!!
L'unica cosa che puoi dare all'altro è il tuo essere e quando sei a tuo agio, può cominciare un dialogo ad un piano diverso.
Essere a "proprio agio" ha un riferimento diretto al corpo e questo è il punto di partenza. Se sono a mio agio, la persona in mia compagnia si sintonizza con questo essere nel corpo e qui comincia la guarigione a più livelli.
Il resto accade da sé, momento per momento.
Studi ed esperienze
Il mio percorso è diventato la mia professione
Ho cominciato a seguire i miei interessi durante l'adolescenza mentre studiavo da perito informatico. Le lettura che mi appassionavano erano i grandi nomi della fisica, della fisica quantistica e della psicologia. Queste letture hanno presto orientato il mio corpo/mente verso una visione olistica dell'esistenza.
Nel 1998 ho cominciato a partecipare a incontri dove questa visione olistica era tradotta in tecniche di respirazione, meditazione e bioenergetica. Ho continuato a partecipare a gruppi residenziale di meditazione attiva e dal 2004 al 2013 ho tenuti corsi di bioenergetica e meditazione.
Per vari motivi la vita mi ha portato altrove e in quell'altrove ho studiato le piante officinali e gli effetti degli oli essenziali, mi sono laureto in erboristeria, ma questo è stato un intermezzo per tornare a contatto con le persone in un modo più profondo, attraverso il tocco. Gli oli essenziali mi hanno aperto la strada verso il massaggio e ho cominciato a frequentare un corso di massaggio californiano che mi ha aperto un altro scenario: l'integrazione dei traumi fisici ed emotivi nel vissuto della persona. Il massaggio californiano per me è diventato massaggio psichico e questo mi ha portato a seguire corsi di formazione sul trattamento dei traumi, sia in Italia che all'estero.
Operatore Olistico
un'esperienza di vita
Operatore olistico è una definizione statica di qualcosa che è in continuo movimento. Le esperienze che più mi hanno formato non hanno contorni definiti, sfumano in altre esperienze. Questo è come mi sento, un continuum dove non c'è un target, un goal. Questo mi permette di avvicinarmi alle persone senza un obbiettivo preciso e questo è importante per vedere realmente l'altro e per non mettere ulteriori pressioni sulle persone. Questa è il mio approccio olistico, entrare in contatto con la persona evitando di guardarla attraverso il filtro del risultato.