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Immagine del redattoreAdriano Pilani

Massaggio psichico

Aggiornamento: 28 mag


Difficile credere, molto più semplice sperimentarlo!


Nel nostro corpo ci sono memorie indelebili fedeli a ciò che è successo, anche molto lontano nel tempo. Sono memorie differenti da quelle che siamo soliti contattare con il ricordo della mente. La memoria del ricordo ogni volta che la ripeschiamo e la descriviamo, la modifichiamo inevitabilmente con elementi del presente legati allo stato d'animo in cui siamo nel momento in cui la ricordiamo.

La memoria fissata nel corpo è molto più stabile, molto più veritiera. Il corpo è un supporto fisico che resiste al tempo e conserva. A cosa serve un tipo di memoria del genere? E' un meccanismo automatico che ci preserva, apprende delle esperienze per evitare i pericoli e andare verso il piacere.

Allora perché interessarci di questa memoria se già funziona in automatico? Per mantenere ampia la nostra visione della realtà circostante evitando di chiudere in automatico aspetti della vita potenzialmente pericolosi per certe età ma che crescendo non lo sono più!

Noi esseri umani siamo molto complessi. Siamo sia istinto che razionale. Abbiamo un potenziale molto alto ma che riduciamo perché ci conosciamo poco e ci limitiamo da soli proprio per quei meccanismi automatici che ci preservano.


Stress, stanchezza cronica, malattie croniche, "rapporti tossici" (come è di moda definirli ora ma che non condivido come termine), sono tutti sottoprodotti del nostro limitarci nel vivere.


Il massaggio psichico ci aiuta ad andare oltre i nostri meccanismi di difesa automatici. Ci permette di avere una fotografia generale del momento presente attraverso l'uso delle memorie del corpo, osservando in cosa ci stiamo limitando a causa di paure che emergano da un passato molto lontano e che non hanno più motivo di esistere.

Attraverso il massaggio psichico andiamo a prendere in considerazione anche memorie che riguardano la nostra relazione interiore del maschile e del femminile, due aspetti che caratterizzano ognuno di noi visto che tutti abbiamo un padre e una madre che li conosciamo o no.


Come dicevo all'inizio non si tratta di credere, ma di sperimentare.


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