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Respiro e movimento - corso

L’effetto meno studiato perché nemmeno considerato quando il corpo sta male per lungo tempo, è che si comincia a detestare la vita.


Studio di movimento-Praga
Studio di movimento-Praga

Una serie di incontri per entrare totalmente nel corpo! Avete sentito bene. Entrare totalmente nel corpo.

Quello che è considerato un prodigio, uno stato riservato a pochi, uno stato comatoso cosciente, l’uscire dal corpo in poche parole, oggi è lo standard di tutti noi.

Siamo talmente sconnessi dal nostro corpo che lo consideriamo come un qualcosa da riparare quando non funziona bene, qualcosa da migliorare quando non ci piace, qualcosa da detestare quando non fa quello che desideriamo.


Vivere il corpo come capo espiatorio quando non otteniamo quello che vogliamo significa incolpare continuamente il nostro essere per la sensazione di mancanza. Il problema è il senso di mancanza che nasce proprio dal non essere totalmente dentro il nostro corpo. Non otteniamo mai quello che vogliamo perché la nostra mente è priva di protezioni sul bombardamento continuo di stimoli che la portano ovunque tranne che nella realtà da cui è circondata. E la prima realtà che ci circonda è il corpo.


Facciamo qualche esempio per evitare che la vostra mente divaghi come è da abitudine, raccontandosi che ha campito e invece ha seguito solo una serie di associazioni già presenti in lei. Quando guardo un tramonto la mia mente comincia a descrivere i colori, il sole, le nuvole, il cielo, il panorama. Difficilmente si rivolgerà all’interno sentendo dove le informazioni portate dai sensi riverberano nel corpo. Difficilmente sentirò le parti del corpo che si attivano davanti a quel tramonto, quali tensioni, quali rilasci accadono nelle catene muscolari. Questa non è deformazione di un massaggiatore, questo è ciò che accadeva all’uomo del passato, ciò che accade ai bambini prima dell’apprendimento del linguaggio parlato, ciò che accade ai poeti, hai pittori, hai musicisti, che mettono in arte ciò che si muove dentro quando guardano un tramonto.


Un altro esempio. Vanno tanto di moda le diete per dimagrare, le diete detox, le diete per ringiovanire, le diete per ogni tipo di sport, ecc. E crescono sempre di più specialisti per le diete e aumentano sempre più le intolleranze alimentari. Vi siete mai chiesti perché e perché ho messo questi tre elementi assieme?

Perché hanno la stessa causa. Essere parzialmente dentro il proprio corpo porta a mangiare e bere perché siamo animali sociali e non perché c’è una reale richiesta del corpo. Se ognuno di noi fosse in relazione con il proprio corpo in ogni istante, il mangiare e il bere sarebbero reali bisogni fisiologici. Si eviterebbero eccessi, si eviterebbero cibi e bevande dannose. Il corpo ha una propria intelligenza e sa cosa gli fa bene e cosa no. Ma se a scegliere cosa mangiare è la testa allora possiamo buttare giù di tutto senza limiti per poi dover andare dallo specialista per capire a cosa siamo intolleranti o allergici e farce prescrivere una dieta.


Tornando alla frase iniziale, possiamo ben capire come lentamente si scivola in uno stato di sofferenza diffusa di cui sappiamo dare una descrizione per sommi capi e che ci fa detestare il corpo attraverso cui viviamo.


Quello che vi propongo in questa serie di incontri è andare a riscoprire per piccoli passi quello che è il vostro corpo, le vostre sensazione fisiche, come mente e corpo possono tornare a dialogare per entrare in una relazione da cui cominciano a nascere anche emozioni nuove, forti non perché travolgenti ma perché in grado di guidarvi attraverso le difficoltà senza farvi sentire come delle banderuole al vento.

Noi tutti conosciamo le emozioni ma sappiamo che sono onde che vanno e vengono su cui abbiamo poca influenza. Un momento sono felice e l’attimo dopo sono triste, poi arrabbiato, annoiato e di novo felice. Questo è un livello di emozioni molto basso, generate in un sistema in cui mente e corpo non sono in relazione.

Nel momento in cui riusciamo a ripristinare la relazione mente corpo, allora accediamo ad una altro tipo di emozioni. Cambiano le domande che ci poniamo. Cambiano i punti di vista da cui ci osserviamo e osserviamo la realtà che ci circonda.

La relazione mente corpo è il primo passo. Da questa relazione nascono sentimenti nuovi che ancora non conoscete o di cui avete un lontano ricordo. Quel ricordo, spesso inconscio, vi spinge a inseguire inutilmente la ricerca della felicità. Quanti di voi stanno cercando la felicità nella loro vita? Quanti lo fanno attraverso piaceri di breve durata che spesso richiedono tempo ed energia per smaltirne gli effetti collaterali?


Il filo conduttore di queste serate sarà il respiro e il respiro rappresenta un generatore di porte per andare dentro. Attraverso il respiro cambierete spesso il vostro stato di coscienza rendendovi conto di sensazioni e percezioni osservabili a livelli diversi di attenzione.

Il movimento del corpo vi permetterà di rilasciare tensioni che ingaggiano importanti quantità di energia. Questa energia è indispensabile per alzare il livello di attenzione. Se il corpo è impegnato in tensioni inutili, non sarà disponibile ad entrare in relazione con la mente. Lo farà soltanto in maniera brusca, senza mezzi termini, con la malattia o il dolore per richiamare attenzione. La stessa cosa vale per la mente. Lasciata libera di creare associazioni in automatico, impegnerà ogni risorsa per fare quello per cui si è evoluta e questa le impedirà di essere disponibile ad entrare in relazione con il corpo.

 
 
 

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