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Nel trasportare il respiro, l’inalazione deve essere completa.
Quando è completa, ha una grande capienza.
Quando ha una grande capienza, può espandersi.
Quando si espande, può penetrare verso il basso.
Quando penetra verso il basso, diventa calma e stabile.
Quando è calma e stabile, sarà forte e regolare.
Quando è forte e regolare, germoglierà.
Quando germoglia, crescerà.
Quando cresce, si ritirerà verso l’alto.
Quando si ritira verso l’alto, raggiungerà la sommità del capo.
Il potere segreto della Provvidenza si muove sopra
Il potere segreto della Terra si muove sotto.
Colui che segue questo precetti vivrà. Colui che li avversa perirà.
(Iscrizione su pietra della dinastia Zhou, 500 a.C.)
Serata pratica dove comprenderemo attraverso il corpo le indicazioni di questa antica iscrizione. A prima lettura appare distante, altisonante, parla di Provvidenza, di movimenti sotto, di ritiri verso l’alto. La sensazione di distanza da ciò che non conosciamo scompare all’istante nel momento in cui utilizziamo la giusta chiave di lettura per comprendere e in questo caso la giusta chiave di lettura sarà il nostro corpo.
Il respiro determina la forma del nostro corpo e la forma del nostro corpo determina la nostra capacità di respirare. Sembra un cane che si morde la coda, ma in questo duetto forma-respiro possiamo inserire l’essere coscienti del respiro.
Il muscolo più importante deputata al respiro, il diaframma, ha due tipi di controllo. Uno è innervato al sistema nervoso autonomo, l’altro al sistema nervoso somatico. Ciò significa che generalmente funziona senza l’intervento della nostra volontà ed è un bene perché altrimenti ogni volta che ci dimentichiamo di respirare, quando dormiamo e in tutti i casi in cui perdiamo l’attenzione cosciente, l’azione respiratoria cesserebbe con le conseguenze del caso. Generalmente il respiro è un atto involontario come sono le attività dello stomaco, dell’intestino, del cuore e via dicendo, ma nel momento in cui vogliamo portare attenzione al respiro, il diaframma può essere comandato dalla nostra volontà.
Per questo motivo il respiro è la base di ogni tecnica meditativa, è il principio su cui si basano le medicine del passato e continua ad essere la via immediata e semplice per riportare all’equilibrio il corpo e lo spirito. La doppia innervazione nervosa del diaframma è la connessione tra conscio e inconscio, volontario e involontario, razionale e fisiologico.
Ora è più comprensibile in che modo il nostro essere coscienti della respirazione influenza il duetto forma-respiro, determinando profondi cambiamenti sul contenitore del respiro, cioè il nostro corpo.
A fine serata quello che vi porterete a casa non saranno tanto le tecniche che richiedono sempre un certo atto volontario per essere messe in pratica e prima o poi si dimenticano. Quello che vi porterete a casa è un campanello che in automatico vi richiamerà all’attenzione cosciente del ritmo, della profondità, della qualità del vostro respiro.
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